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venerdì 2 dicembre 2011

SENATO, FUGA DAL RISTORANTE. - I PREZZI SONO TRIPLICATI ED I PASTI CALANO DEL 70%
I senatori assaporavano e i cittadini pagavano. Ora però— che le quote percentuali a carico degli utenti «sono state sensibilmente incrementate» e che i senatori pagano la spigola o il filetto quanto i comuni mortali—è comprensibile che i conti non tornino più.
Prima della decisione dei questori di tagliare i costi, i senatori pagavano per un pranzo «il 13% del prezzo effettivo, anche per i pasti di tipo superiore o pregiato, il cui costo ricadeva, quasi per intero, sull’Amministrazione.

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