Pagine

Visualizzazioni totali

lunedì 19 dicembre 2011


MANIFESTO PER L’ITALIA

  I sottoscritti cittadini italiani 

credendo fermamente che l’Italia non sia una mera espressione geografica, unita da una lingua comune, ma stia rischiando di diventarlo, a 150 anni da riunificazione annessionista operata dalla monarchia sabauda e dopo oltre 60 anni di Repubblica parlamentare, basata su una Carta Costituzionale, nata a seguito di una disastrosa guerra mondiale ed una lacerante guerra civile, in cui la Sovranità popolare si è vieppiù trasformata in sistema oligarchico dei Partiti, sempre meno rappresentativi ed al cui interno non è assicurata a partecipazione democratica degli iscritti, 

  considerate 


le scelte cruciali che l’Italia deve compiere nel corso dell’attuale profonda crisi internazionale, non soltanto economica, finanziaria, ma di “sistema”, ovvero sociale, politica e di relazioni ed equilibri fra Stati, nella quale gli organismi e le Istituzioni sovranazionali (europee e mondiali) non riescono a dare risposte complessive e convincenti e alla crisi e a promuovere quell’interesse generale iscritto nella loro stessa missione, ma risultano invece catturate da interessi parziali e piegate a quelli più forti, con il risultato di accrescere il carico complessivo di ingiustizie, prevaricazioni, ed il rischio di conflitti

valutata criticamente

altresì l’inconsistenza ed incoerenza politica e la profonda crisi Unione Europea, ed in primis la debolezza strutturale della governance economica economica dell’area euro, con conseguente fragilitàdella moneta unica, ed i contraccolpi gravissimi che questa debolezza sta avendo – ed è destinata ancor di più ad avere – sull’economia del nostro paese e sulla ricchezza prodotta dal lavoro e dalla creatività italiani,


        considerato


l’enorme divario fra le scelte che questa situazione comporta - con le loro ripercussioni sull’intera popolazione italiana, in particolare sulle generazioni più giovani e addirittura su quelle future - e la inconsistenza e manifesta inadeguatezza del nostro sistema istituzionale, che è inefficiente ed inefficace nella sua organizzazione (ridondante, pletorica, burocratica, immobile ed autocratica), gestita da una oligarchia di poteri, di caste e corporazioni autoreferenziali, tese all’esclusivo scopo di perpetuarsi, riprodursi per cooptazione, con i propri inaccettabili privilegi,

  ritengono 

sia improcrastinabile rimettere al centro della politica italiana la necessità di dotare il Paese di un nuovo assetto istituzionale  ovvero di 

  una nuova Costituzione  

§  che sia condivisa sulla base di principi liberali e democratici, nella quale ogni cittadinopossa riconoscersi, che quindi dia vita a un nuovo patto Sociale fra i Cittadini e lo Stato, nel quale lo Stato sia essenzialmente il garante della sicurezza del cittadino, delle sue libertà - in quanto individuo e in quanto appartenente a gruppi sociali - e dell’esercizio di una giustizia(civile, penale, amministrativa e tributaria) rapida ed efficace,

§  rispondente alle vere esigenze della comunità e dei singoli individui, non agli interessi delle caste, degli ordini professionali, sindacati e associazioni di categoria, che dall’attuale immobilismo costituzione ricavano linfa per le loro rendite di posizione,

§  idonea a consentire all’Italia una posizione sulla scena internazionale – a partire dalle istituzioni europee e internazionali - di piena dignità e parità con le altre nazioni, riacquisendo definitivamente la piena Sovranità Nazionale, fuori dagli equilibri scaturiti dall’ultimo conflitto mondiale,

§  nella quale i diritti e doveri di cittadinanza, ed in particolare i rapporti economici, possano corrispondere più fedelmente alle attuali istanze di una società che in questi settanta anni è maturata nella propria scelta di libertà e nel rifiuto del totalitarismo collettivista e dell’universo di ipocrisie e abusi che vi fa da corollario 


essendo consapevoli 


che la vigente Costituzione - nella totalità delle sue parti - è inattuale ed irriformabile, in virtù della sua stessa scrittura autotutelante e perchè ogni tentativo di modifica è a sua volta sottoposto al ferreo controllo dei “supremi guardiani” della Corte Costituzionale  oltre che alle innumerevoli insidie di un parlamentarismo ormai inconcludente e screditato,


  PRESENTANO
          la seguente 

“Proposta di legge costituzionale di iniziativa popolare per la elezione di un’ Assemblea Costituente”

sulla quale avviano la raccolta delle firme, come previsto dalla legge n. 325 del 1970, e contestualmente 

     si costituiscono in

  Comitato promotore per l’Assemblea costituente


  avente i seguenti obiettivi:

-esercitare ogni forma democratica di pressione affinchè - una volta completata la raccolta delle firme e depositata la proposta - Il Parlamento ne svolga l’esame;

-sostenere altre auspicabili iniziative rivolte alle stesse finalità; 


-sostenere attivamente tutte le forze politiche che si faranno portatrici delle seguenti linee di riforma del sistema politico-istituzionale: 

-Elezione diretta del Capo dello Stato
-Stato federale
-Abolizione delle attuali regioni e accorpamento in  macroregioni;
-Previsione esplicita di forme di democrazia partecipativa all’interno dei partiti politici(elezioni primarie regolate per legge per la selezione di candidati alle cariche elettive); 
-Responsabilità civile e amministrativa dei giudici e separazione delle carriere tra magistrati inquirenti e giudicanti;
-Obbligo di referendum popolare sulla partecipazione dell’Italia ad Organismi sovranazionali ed al sistema monetario europeo; 
-Progressiva integrazione della difesa e della politica estera Italiane, con altri Stati europei disponibili a condividerle, creando una difesa comune europea, una politica estera europea, un mercato comune che abbia anche le stesse regole interne relativamente alle politiche fiscali e alla tutela dei lavoratori, prima ancora che una moneta comune;
-Divieto di introduzione di nuove tasse, ed in particolare manovre di natura “patrimoniale”, durante tutto il periodo costituente.



I sottoscritti Cittadini:
(persone fisiche o cittadini riuniti in associazioni e movimenti di qualsiasi natura)


Redattori e primi firmatari:

Nessun commento:

Posta un commento