Pagine

Visualizzazioni totali

sabato 12 novembre 2011


La casta non molla: 150 milioni per la ''legge mancia''

L'emendamento nella legge di stabilità su proposta del leghista Garavaglia.

Martina Aureli
La casta non molla. Anzi. In piena crisi economica, finanziaria e di governo trova il tempo e il consenso per proporre (e oggi approvare, in Senato) una nuova “legge mancia” all’interno della legge di stabilità.
Trattasi - sulla carta - di un fondo per piccoli interventi nei comuni che i parlamentari hanno a disposizione per i propri collegi (ad esempio polisportive, cooperative, oratori o cani randagi). Ma in pratica, come suggerisce il nomignolo, altro non è che un modo dei parlamentari per assicurarsi un bel gruzzolo “a fondo perduto” da ripartire poi nel chiuso delle commissioni.
La leggina non è una novità. Ma visto il periodo si sperava scomparisse. E invece, non solo torna in auge, ma pure raddoppiata.
Nel 2011, infatti, la mancia era stata solo di 50 milioni di euro. Ora è stata raddoppiata: 150 milioni (100 nel 2012 più altri 50 per il 2013). 

A proporla il leghista Massimo Garavaglia

A proporre l’emendamento è stato lo stesso relatore della legge di stabilità finanziaria, il leghista Massimo Garavaglia. 
Mentre in commissione a Palazzo Madama, sulla legge mancia, il Pd si è astenuto; l’Udc non ha partecipato al voto e l’Idv s’è schierata contro.

Roberta Pinotti (Pd): “Quei soldi potevano andare a Genova”

150 milioni che dovevano essere spesi in tutt’altro modo, viste le emergenze che stanno segnando varie zone del Paese. 
“A quanto pare finora nel ddl stabilità non c’è un euro per i danni dell’alluvione a Genova e in Liguria”: dice infatti la senatrice del Pd, Roberta Pinotti.
“Non sappiamo se l’ultimo mini-emendamento omnibus del relatore preveda qualcosa, ma di certo a fronte di questa grave inadempienza appare ancora più incredibile lo scandaloso rifinanziamento con 150 milioni di euro della legge mancia, un chiaro atto da maggioranza e governo al capolinea”. 


Nessun commento:

Posta un commento