La casta non molla: 150 milioni per la ''legge mancia''
L'emendamento nella legge di stabilità su proposta del leghista Garavaglia.
Martina Aureli
La casta non molla. Anzi. In piena crisi economica, finanziaria e di governo trova il tempo e il consenso per proporre (e oggi approvare, in Senato) una nuova “legge mancia” all’interno della legge di stabilità.Trattasi - sulla carta - di un fondo per piccoli interventi nei comuni che i parlamentari hanno a disposizione per i propri collegi (ad esempio polisportive, cooperative, oratori o cani randagi). Ma in pratica, come suggerisce il nomignolo, altro non è che un modo dei parlamentari per assicurarsi un bel gruzzolo “a fondo perduto” da ripartire poi nel chiuso delle commissioni.
La leggina non è una novità. Ma visto il periodo si sperava scomparisse. E invece, non solo torna in auge, ma pure raddoppiata.
Nel 2011, infatti, la mancia era stata solo di 50 milioni di euro. Ora è stata raddoppiata: 150 milioni (100 nel 2012 più altri 50 per il 2013).
A proporla il leghista Massimo Garavaglia
A proporre l’emendamento è stato lo stesso relatore della legge di stabilità finanziaria, il leghista Massimo Garavaglia.Mentre in commissione a Palazzo Madama, sulla legge mancia, il Pd si è astenuto; l’Udc non ha partecipato al voto e l’Idv s’è schierata contro.
Roberta Pinotti (Pd): “Quei soldi potevano andare a Genova”
150 milioni che dovevano essere spesi in tutt’altro modo, viste le emergenze che stanno segnando varie zone del Paese.“A quanto pare finora nel ddl stabilità non c’è un euro per i danni dell’alluvione a Genova e in Liguria”: dice infatti la senatrice del Pd, Roberta Pinotti.
“Non sappiamo se l’ultimo mini-emendamento omnibus del relatore preveda qualcosa, ma di certo a fronte di questa grave inadempienza appare ancora più incredibile lo scandaloso rifinanziamento con 150 milioni di euro della legge mancia, un chiaro atto da maggioranza e governo al capolinea”.
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