Brunetta firma 33 assunzioni a Palazzo Chigi. E i 300mila tagli?
ROMA – La presidenza del Consiglio assumerà 33 nuovi dipendenti, di cui 12 dirigenti. Il decreto che prevede le nuove assunzioni è stato firmato dal ministro della Funzione Pubblica Renato Brunetta. Lo stesso ministro che nella manovra estiva aveva annunciato 300 mila licenziamenti entro il 2013 nella pubblica amministrazione. Il numero dei dipendenti di Palazzo Chigi dalle ultime stime di non meno di due anni fa era di 4.600 dipendenti. Tutti i ministeri italiani dovranno dunque “tirare la cinghia”, ma non Palazzo Chigi che potrà assumere nuovi dipendenti.
La manovra firmata questa estate prevedeva il blocco delle assunzioni ed un taglio del 10 per cento degli “uffici dirigenziali non generali”, ma il nuovo decreto lascia libertà di assunzione proprio alla presidenza del Consiglio. Il divieto di assunzioni e l’obbligo di tagli ai dirigenti in realtà era escluso dal primo articolo della manovra di agosto proprio per la presidenza del Consiglio, le forze di polizia, l’esercito, i vigili del fuoco, le autorità di bacino e la magistratura.
Il decreto firmato da Brunetta prevede dunque 33 assunzioni in pianta stabile, con la legge di Stabilità che per il 2012 prevede un aumento di stanziamenti a Palazzo Chigi da 456,6 milioni di euro a 486, 2 milioni di euro. Ben 20,6 milioni di euro in più, dunque un aumento del 4,4 per cento, a fronte dei tagli che tutti i ministeri dovranno affrontare. La firma di Brunetta però appare in disaccordo con i 300 mila posti di lavoro “e forse anche di più” che avrebbero dovuto snellire la pubblica amministrazione.
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