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domenica 11 marzo 2012


Filettino, nasce il «Principato» di Taormina
Nominati dodici ministri e trenta deputati

L'idea è stata lanciata sette mesi fa dal sindaco per contestare la manovra «tagliacomuni» del governo Berlusconi.

FILETTINO – Ora il “Principato di Filettino”, nel Frusinate, ha anche il suo governo. Il ‘principe reggente’ Carlo Taormina ha firmato i decreti di nomina dei membri dell’esecutivo che guiderà il primo Principato italiano. Nel paese montano dell’alta Ciociaria (quattrocento abitanti in inverno, oltre dodicimila in estate), dopo la pausa forzata per l’emergenza neve, riprende in pieno l’attività della nuova istituzione. In questi giorni si sta dando un’accelerata per completare la struttura organizzativa. Dopo aver eletto il Parlamento con trenta “deputati”, adesso si ufficializza il Consiglio dei ministri, che verrà presentato sabato sera a Frosinone.
MINISTRI - Nasce il governo del Principato, idea lanciata appena sette mesi fa dal sindaco di Filettino per contestare la manovra ‘tagliacomuni’ del governo Berlusconi. Saranno dodici i ministri. La “squadra” del principe è pronta e restano da definire solo un paio di caselle, che Taormina vuole riempire con nomi altisonanti. Il regista cinematografico Pasquale Squitieri è stato nominato presidente del Consiglio dei ministri. Con il “premier”, tra i nomi più conosciuti ci sono il segretario generale del Consiglio regionale del Lazio, Nazzareno Cecinelli, che va agli Esteri. Il ministro della Salute è il prof. Augusto Mosca, Consultore del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari del Vaticano. L’imprenditore Guglielmo Cialone diventa titolare dello Sviluppo economico con delega ai trasporti, mentre Laura Iona (moglie dell’ex sindaco di lungo corso di Trevi nel Lazio, Paolo D’Ottavi) va alla Cultura. Inoltre ci sono Maria Rosaria Galella (Giustizia), Francesca Pontesilli (Pari Opportunità), Vincenzo Giannotti (Finanze), Roberto Cocco (Lavori pubblici) e il medico-chirurgo Davide Della Morte (Ambiente). Le deleghe all’Interno e al Lavoro restano a interim al principe reggente.

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